mercoledì 14 gennaio 2009

Gas si.. Gas no..


Una settimana fa il cavaliere di Arcore aveva detto "possiamo stare tranquilli" , aggiungendo che la situazione si sarebbe sbloccata in un paio di giorni... Ovviamente chi era dotato di intelletto non gli aveva creduto e infatti ad oggi il gas Russo non arriva...E se da noi "Non ci sono motivi per essere inquieti abbiamo scorte sufficienti per alcune giornate" aggiungeva il Nano, da altre parti non è così... La questione sta, soprattutto per l'Europa balcanica e centrale, diventando gelida... Neanche le agitate telefonate del Presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso, hanno questa volta sbloccato la situazione... Come previsto, Gazprom ha ricominciato a pompare gas di metano destinato all'Occidente nei condotti ucraini, ma Kiev ha subito bloccato le forniture per "questioni tecniche". Sembra, così, già conclusa la tregua nella guerra del gas e tramontato il risultato diplomatico della mediazione europea.
Le questioni tecniche cui fa riferimento l'Ucraina sono, tra l'altro, l'oggetto delle postille, aggiunte a mano da Kiev, che hanno fatto saltare il primo accordo tra le parti: la rotta scelta da Mosca e la questione della quantità extra di gas necessaria a tenere in pressione i gasdotti ucraini, 21 milioni di metri cubi di metano quotidiani. In particolare, secondo l'Ucraina il suo rifiuto di far passare il metano russo è giustificato dal fatto che Mosca abbia scelto un gasdotto demandato al consumo interno (la cui deviazione lascerebbe quattro regioni ucraine senza gas).
Mosca ha rimandato le accuse al mittente, attribuendogli la completa responsabilità del perdurare del blocco, e alzando il tiro tirando in ballo gli Stati Uniti: "si ha l'impressione che tutto questo musical attualmente in corso in Ucraina sia diretto da un altro Paese", ha detto il numero due di Gazprom, Aleksander Medvedev, facendo riferimento all'accordo strategico tra Washington e Kiev con cui gli USA si sono impegnati ad aiutare l'Ucraina nello sviluppo delle infrastrutture energetiche. Comunque state tranquilli... Il Berlusca aveva parlato al telefono con Putin, quindi non c'è da preoccuparsi....Intanto vado a fare legna... Mai una gioia...

1 commento:

Crocco1830 ha detto...

Purtroppo questa ennesima lite diplomatica sul gas, sarà l'occasione in Italia di rilanciare la costruzione di nuovi rigassificatori. Oltre che il tormentone nucleare.

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